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Donata al Comune di Bergamo un’installazione in memoria delle vittime del Coronavirus

Il 18 marzo 2022, in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus, è stata mostrata al pubblico la nuova installazione realizzata da Giuseppe Penone e finanziata dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus.

L’opera dal titolo “Indistinti confini” è un’imponente installazione in marmo di carrara, alta 3 metri e dal peso di 25 tonnellate, posizionata all’interno del Bosco della Memoria nel Parco Martin Lutero a Bergamo.

L'installazione "Indistinti confini"
L’installazione “Indistinti confini” realizzata da Giuseppe Penone. Credits Sebastiano Pellion di Persano

Le venature scolpite nel marmo richiamano il sistema linfatico delle piante ma anche il sistema circolatorio umano, riferimento alla vita che scorre e al profondo legame tra uomo e natura. L’opera stessa, infatti, è circondata da ottanta betulle dell’Himalaya che richiamano ancora una volta la profonda connessione con la natura.

descrizione opera "indistinti confini"
Descrizione dell’opera. Credits Sebastiano Pellion di Persano

La simbologia dell’installazione vuole certamente rimandare al ricordo delle vittime, ma è anche un inno alla vita, alla rinascita e alla speranza.

L’opera è stata mostrata alla cittadinanza in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid-19 e in presenza del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, del Vicesindaco della città Sergio Gandi, dell’artista Giuseppe Penone e della Presidente della Fondazione Sacchetti Giovanna Sacchetti.

La Presidente della Fondazione Sacchetti con il Presidente della Camera dei Deputati
Il Presidente della Camera Roberto Fico con la Presidente della Fondazione Giovanna Sacchetti durante la cerimonia di inaugurazione. Credits Renato De Pascale

Le varie fasi del progetto hanno richiesto un intenso lavoro di cinque mesi, dall’organizzazione e pianificazione fino all’installazione, scandite da una costante collaborazione tra la Fondazione Sacchetti e il Comune di Bergamo.

Un’iniziativa che si aggiunge ai molteplici progetti realizzati dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, istituita a Roma nel 2013 con l’obiettivo di favorire iniziative per la tutela del patrimonio storico, culturale e artistico, oltre che nel campo della ricerca scientifica e della solidarietà sociale del nostro Paese.

“Una donazione – commenta il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – davvero importante che onora il Comune di Bergamo e soprattutto il nostro Bosco della Memoria e i tanti bergamaschi che hanno perso un proprio caro durante la dolorosa parentesi della pandemia: una donazione, che ci ha riempito di gioia e della quale ringrazio di cuore la Fondazione Sacchetti. Giuseppe Penone è uno degli artisti più significativi dei nostri tempi e l’opera oggetto della donazione è fortemente collegata al contesto del Bosco della Memoria. Il bosco della memoria è un patrimonio della nostra città ed è testimonianza del dolore che questa Comunità ha provato nella primavera 2020, durante la prima ondata della pandemia: l’installazione di Penone e la donazione della Fondazione Sacchetti entrano a fare parte di questa storia, della nostra Storia, quella di una Comunità che attraverso il lavoro, il proprio carattere, la propria forza, i propri valori riemerge e reagisce alla tragedia del covid19 e si propone come simbolo ed esempio di rinascita e di ripartenza”.

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