PUBBLICAZIONI

L’orto monastico della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme

E’ affascinante pensare che il minuscolo Colosseo di Eliogabalo, da posto di lotta e di prevaricazione possa essere diventato un orto pacifico e sereno. La superficie, chiusa e separata dalle antiche mura, è ombreggiata da alcune grandi pergole che, oltre ad attenuare la luce durante l’estate, rendono il lavorare e lo stare nel posto molto meno faticoso e duro. Le pergole sono coperte di uva e di rose: ombreggiano tante piccole piante di fragole, giacinti, narcisi, viole e mughetti. I muri sono in parte coperti e attutiti da limoni, aranci e pompelmi. Piante di fico, di ulivo, d’albicocco, cachi e melograni ne punteggiano vigorosamente le zone. Fagiolini, zucchine, pomodori, peperoni e melanzane, avvantaggiati dal calore e dal riverbero delle vecchie mura, gareggiano in vitalità e generosità. I piccoli campi in pieno sole producono famose insalate e saporiti legumi. Il terreno è ricco, friabile e antico. I bordi dei piccoli viali sono stati costruiti con le rimanenze dei tanti apporti minerali che di secolo in secolo hanno invaso, in un modo o nell’altro, questa zona: mattoni, pezzi di marmo, pietra, tegole, sono parte di un lungo inventario. Le erbe aromatiche, quasi bruciate dal sole, protette e coltivate con particolare amore e
Continua a Leggere

Il Ninfeo di Palazzo Sacchetti

“Giulio e Giovanna Sacchetti hanno inteso non solo gelosamente conservare gli splendidi interni della “casa” ma hanno iniziato una vasta opera di restauro degli esterni. Ma come per il passato, a differenza dell’oggi, non sono stati dei committenti distratti, ma anzi hanno partecipato sostenendo l’equipe in ogni singola scelta e fase di un lavoro lungo, e talvolta complesso, dimostrando una grande sensibilità.” Augusta Cyrillo Gomes Augusta Cyrillo Gomes, Il Ninfeo di Palazzo Sacchetti, Roma, De Luca Editori d’Arte, 2008  
Continua a Leggere

Sipario: la porta dell’Orto di Santa Croce

“Un lungo restauro promosso dall’Associazione Amici di Santa Croce in Gerusalemme, della quale mio marito Giulio è presidente ed insieme facciamo parte, ha interessato per alcuni anni il complesso della basilica di Santa Croce in Gerusalemme e si è concluso nel 2004 con la felice risistemazione dell’area dell’antico orto monastico per opera dell’architetto Paolo Pejrone. Nel desiderio di aggiungere un personale contributo all’opera di restauro, giunta alla sua conclusione, la mia attenzione si è concentrata sull’ingresso all’orto: il cancello di ferro esistente precludeva la vista dall’esterno, celando l’incanto che ci aspetta varcando la soglia. Riflettendo con mio marito sulla storia della basilica, sui numerosi interventi che nei secoli l’avevano via via arricchita  e trasformata, ho trovato la soluzione nel suo suggerimento: aggiungere alle stratificazioni precedenti, una traccia dell’oggi: un’opera contemporanea che proseguisse il percorso dei secoli. Abbiamo interpellato un artista del calibro di Jannis Kounellis la cui invenzione creativa si è materializzata in questo nuovo cancello; i successivi incontri e scambi di idee e la sinergia creatasi  ci ha dato la certezza di aver trovato in lui l’interprete ideale del nostro sentire: per questo a lui va la nostra gratitudine. Il nostro grazie va anche all’onorevole Francesco Rutelli, Vice Presidente
Continua a Leggere

Segreti Romani

  Ricordi, annotazioni e cronache di Giulio Sacchetti raccolti nell’arco di quaranta anni dall’autore, offrono una immagine inedita e singolare della Roma papalina e della vita della nobiltà romana degli ultimi due secoli, in un intreccio suggestivo di grandi eventi – il Conclave per l’elezione del Papa, le vicende napoleoniche e l’occupazione di Rona da parte dei francesi – e di piccoli “segreti” legati alla famiglia Sacchetti e alla loro illustre cerchia, ma anche alla vita all’interno del Vaticano, dove Giulio Sacchetti è stato per molti anni al vertice dell’Amministrazione laica. La storia della famiglia Sacchetti è aperta da un lungo saggio sul suo più illustre rappresentante, il cardinale Giulio, che nel Seicento fu per due volte tra i candidati favoriti per l’elezione a Papa, dopo la morte di Urbano VIII (1644) e di Innocenzo X (1655). Scipione Sacchetti sarà invece una figura di primo piano nei rapporti tra Pio VII e Napoleone Bonaparte: ma di lui leggiamo anche una storia privata e tenerissima: la difesa del giovane figlio Giovanni Battista dalla chiamata alle armi in Francia nell’esercito napoleonico. Girolamo Sacchetti è il difensore dei Palazzi Apostolici durante l’esilio di Papa Pio IX: e qui, alla storia drammatica del papato
Continua a Leggere

Palazzo Sacchetti

“Questo è un libro fortemente voluto, un progetto da tempo coltivato la cui realizzazione è l’espressione della volontà di comunicare agli altri un patrimonio d’arte, di cultura e di storia che considero un bene la cui fruizione non deve essere un privilegio esclusivo, ma che vorrei trasmessa a quanti possono goderne. E’ questo il concetto ispiratore che ha guidato molte scelte nel corso degli anni. Prima fra tutte l’apertura senza riserve del palazzo e del suo archivio agli studiosi che ripetutamente lo hanno frequentato, con i quali si sono spesso stabilite vere amicizie e che a volte ne sono diventati una specie di “numi tutelari”. Vorrei ricordare pochi episodi significativi di questa “coabitazione” fra noi proprietari e gli studiosi. Nel 1985 mia moglie Giovanna, assistita dall’amico Federico Forquet, si occupa della ristrutturazione del palazzo, rimasto fermo ai restauri di Urbano alla fine dell’Ottocento. All’epoca avemmo occasione di incontro con Carlo Pietrangeli, Giuliano Briganti, Giovanni Urbani, Priscilla Medici, e ognuno con la propria competenza fu pronto ad offrire il suo contributo per aiutarci a non commettere errori. E’ nel corso dei lavori che si decide, ad esempio di togliere tutti i lampadari dalle sale, per ritornare ad una veduta integra delle
Continua a Leggere

Fasto Romano

“Nella grande varietà di manifestazioni romane mancava fino ad oggi una Mostra documentaria sui mobili romani dal secolo XVI al secolo XVIII appartenenti a privati o ad enti. Infatti la mostra sul mobile romano, organizzata nel lontano 1966 dalla Fondazione Guglielmo Pallavicini e di cui fu coordinatore Goffredo Lizzani, non si svolse a Roma ma nel bel palazzo Pallavicini-Rospigliosi di Zagarolo. Sulla scia di questa prima valida esperienza un piccolo gruppo di studiosi, affiancati da un folto gruppo di generosi prestatori, ha voluto con grande passione e non poca audacia realizzare questo interessante esperimento per far conoscere molti arredi romani di grande valore e finora sconosciuti ai più. Appassionati cultori avevano in passato illustrato alcuni dei famosi arredi di proprietà delle rispettive famiglie o di famiglie affini. Mi piace qui ricordare con particolare gratitudine due figure della mia gioventù: Urbano Barberini,  che illustrò in particolar modo gli arazzi romani, e Giovanni Incisa della Rocchetta che si interessò specialmente agli arredi dei Chigi, suoi affini materni, e pubblicò numerosi interventi sulle arti barocche a Roma. Primo scopo della Mostra è di aiutare la comunità dell’Arca “Il Chicco”, una grande opera a favore degli handicappati rifiutati dalle famiglie, fondata dal canadese Jean
Continua a Leggere
Libro sulla marchesa Beatrice Orsini Sacchetti

Beatrice Orsini Sacchetti la regina nera nella Roma papalina del XIX secolo

Nel 2018 la fondazione Sacchetti ha patrocinato la pubblicazione del libro “Beatrice Orsini Sacchetti: la regina nera nella Roma Papalina del XIX Secolo”, scritto dal giornalista Andrea Cotticelli ed edito da De Luca Editori D’Arte.  Il volume racconta la vita di Beatrice Sacchetti, un’affascinante figura aristocratica ottocentesca che durante la sua vita difese con forza gli interessi del papato, tanto da essere soprannominata la Regina Nera tra la nobiltà Romana.   “Nella Roma di Pio IX un vero modello di nobildonna fu sicuramente la marchesa Beatrice Sacchetti, nata principessa Orsini. Donna affascinante e di carattere, ha saputo esercitare una considerevole influenza negli ambienti dell’aristocrazia più vicina alla Corte Pontificia. Figura di spicco di una delle famiglie più in vista del patriziato romano, Beatrice, con la sua discreta ma costante presenza, ha tenuto alta la bandiera del Papato. Colta e raffinata frequentatrice dei salotti e delle occasioni mondane più importanti di Roma, si è mossa con abilità e ingegno nel complicato labirinto della nobiltà di più stretta osservanza cattolica e più vicina al papa”. BBC History Italia – Febbraio 2019 La principessa Beatrice Orsini, figlia del Senatore di Roma e Principe Assistente al Soglio Pontificio, portò grande lustro alla famiglia Sacchetti. Il
Continua a Leggere